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By Adriano Zamperini

L. a. ragazza americana con l'iracheno al guinzaglio. Un'immagine simbolo degli orrori della guerra. Due esseri umani travolti dalla violenza della storia e consegnati alla memoria collettiva. Una nel ruolo biasimevole di aguzzino. L'altro in quello compassionevole di vittima. Entrambi messaggeri di emozioni e cognizioni che vorremmo poter respingere lontano, confinandole in un altrove spazio-temporale. Partendo da questa vicenda emblematica, il libro di Adriano Zamperini, con lo sguardo dello psicologo sociale, conduce il lettore là dove piú stringenti sorgono gli interrogativi. Dentro tre prigioni. Guantanamo, lembo di terra cubana. Stanford, seminterrato del dipartimento di psicologia. Londra, studi della Bbc. l. a. prima, tragicamente reale. los angeles seconda, una simulazione sperimentale degenerata in dramma. l. a. terza, un'architettura carceraria stile Grande Fratello. Luoghi diversi eppure accomunati dalla medesima condizione: il loro essere siti dell'oppressione e della resistenza. Che cosa accade a persone comuni quando agiscono in situazioni estreme? Qual è il comportamento esibito da chi veste i panni di guardia e da chi imagine il ruolo di prigioniero? L'analisi delle relazioni che si instaurano tra le parti segregate in questi luoghi diventa materia indispensabile in keeping with comprendere los angeles condotta umana. E consistent with una presa di coscienza dei nuovi volti assunti dal male, anche e soprattutto all'interno delle società democratiche. Fornendo al contempo le coordinate in keeping with smascherare quei discorsi e quelle pratiche che pretendono di imprigionare le nostre menti dentro una realtà onnivora e univoca.

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Alla fonte delle muse: Introduzione alla civiltà greca

Qual period il volto che i Greci davano alle Muse? Che cosa si intendeva according to ispirazione poetica? Perché l. a. religione greca non aveva testi sacri? Che cos’era l. a. libertà in line with l. a. democrazia antica? E soprattutto che senso ha, oggi, parlare ancora della civiltà greca? Nella maggior parte degli Atenei italiani l’insegnamento di Civiltà greca affianca ormai l. a. cattedra di Letteratura greca, con l’intento di rendere più accessibile un settore del sapere l. a. cui conoscenza, almeno nelle sue linee portanti, è ritenuta imprescindibile nella formazione di un operatore culturale.

Esportare la libertà: il mito che ha fallito

Da sempre i governi e gli stati coprono con altisonanti dichiarazioni i motivi spesso cinici che stanno alla base delle guerre da loro scatenate. Secondo Luciano Canfora, il proposito americano di esportare l. a. libertà in Iraq è solo l'ultimo esempio di questo oliatissimo meccanismo propagandistico. Sparta combatté l. a. guerra del Peloponneso sostenendo di voler liberare i Greci dall'oppressione ateniese; le guerre napoleoniche determinarono los angeles trasformazione della Francia rivoluzionaria in impero bonapartista; i conflitti regionali della Guerra Fredda (Vietnam, Medio Oriente, Afghanistan), furono sempre inseriti nel contesto di una lotta in step with l'affermazione della democrazia nel mondo.

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Tassativamente proibito danneggiare in qualsiasi modo la prigione e gli oggetti in essa presenti. Ovviamente, la madre di tutte le regole prevedeva che qualsiasi forma di disobbedienza venisse prontamente sanzionata. I volontari furono comunque avvertiti delle gravi potenzialità insite nel compito attribuito e dei possibili rischi presenti nella situazione che li attendeva, in modo affine a quanto avviene per reali guardie carcerarie che spontaneamente scelgono di svolgere un simile pericoloso lavoro.

P. 54. 5 Le notizie in merito a forme di ribellione messe in atto dai detenuti di Guantanamo provengono dalle testimonianze di chi è stato scarcerato. Cfr. J. MEEK, Benvenuti a Guantanamo, in «Internazionale», 521 (2004), pp. 36-45. 6 Ovviamente, in democrazia la «guantanamizzazione» del mondo si scontra con le leggi vigenti. Sicché i governanti tendono a considerare i diritti umani un fastidioso intralcio. Da qui la necessità di trovare strategie per sospendere selettivamente il diritto. Per poi usarlo al fine di sancire differenze di trattamento.

Sorretti sulla schiena e legati tra loro da larghe strisce di tessuto, come insetti intrappolati in una ragnatela, durante il trasferimento forzato ai prigionieri è proibito alzarsi. Sicché i bisogni fisiologici possono venire soddisfatti solo attraverso un sistema appositamente ideato dai carcerieri. Un corpo speciale di militari sorveglia a vista ogni detenuto, munito di pistole stordenti. Gli scoppi di pianto irrefrenabili sono tra le poche manifestazioni che conferiscono un qualche movimento umano a sagome altrimenti percepibili come fantocci inanimati.

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