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By Danilo Zolo

'Tramonto globale' è, secondo Danilo Zolo, l'orizzonte delle moderne democrazie. In un mondo in cui l'ideologia dell'arricchimento e della «guerra umanitaria» guida le scelte politiche occidentali, emergono i limiti della dottrina dei diritti umani e il clamoroso fallimento delle istituzioni internazionali che dovrebbero garantire l. a. velocity. Un protagonista del dibattito politico e filosofico contemporaneo affronta, in questa raccolta di saggi, fenomeni come l. a. povertà, l. a. reputation, le malattie letali di centinaia di milioni di persone, il terrorismo, le migrazioni, l'esplosione penitenziaria, los angeles telecrazia, lo smantellamento del Welfare country, l. a. «paura globale». Rifuggendo l'ottimismo vile, il suo sguardo è coraggiosamente pessimista: trascorsa los angeles notte possono splendere i primi raggi dell'aurora, ma in keeping with riuscire a vederli occorre «superare l'opacità dei luoghi comuni planetari, smascherare los angeles sopraffazione, l. a. falsità e l'ipocrisia del sistema politico ed economico-finanziario che oggi tenta di dominare il mondo e sta compromettendo le basi stesse della sussistenza dell'uomo».

Danilo Zolo ha insegnato Filosofia del diritto e di Filosofia del diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze. vacationing Fellow nelle università di Cambridge, Boston, Pittsburgh, Harvard e Princeton, nel 1993 gli è stata assegnata los angeles Jemolo Fellowship presso il Nuffield university di Oxford. Ha tenuto corsi di lezioni presso università dell'Argentina, del Brasile e del Messico e condotto ricerche in Corea del Nord, Afghanistan, Palestina e Colombia. Coordina il sito internet Jura Gentium, middle for Philosophy of foreign legislations and worldwide Politics. Fra i suoi scritti: 'Reflexive Epistemology' (Kluwer, 1989); 'Democracy and Complexity' (Polity Press, 1992); 'Cosmopolis' (Feltrinelli, 1995) 'Invoking Humanity' (Continuum, 2002); 'Globalizzazione. Una mappa dei problemi' (Laterza, 2003); 'La giustizia dei vincitori' (Laterza, 2006). Le sue opere sono apparse in numerose edizioni straniere.

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Ma per raggiungere l’obiettivo sarà necessario superare l’opacità dei luoghi comuni planetari, smascherare la sopraffazione, la falsità e l’ipocrisia del sistema politico, economico e finanziario che oggi tenta di dominare il mondo intero. E sarà necessario un pessimismo coraggioso - quello che Norberto Bobbio elogiava e interpretava personalmente - capace di denunciare la magniloquenza ottimistica dei ricchi, dei potenti e degli oppressori e la loro sistematica prevaricazione dei poveri, dei deboli e degli oppressi, in una parola dei disperati.

La riconversione necessaria per salvare il pianeta dal «tramonto ecologico globale» richiederebbe l’abbandono dell’ottimismo liberal-consumistico che esalta la liberalizzazione dei mercati globali come la hidden hand che garantisce lo sviluppo, l’equa distribuzione delle risorse e l’armonia politica universale. Sarebbe necessaria una riconversione globale della produzione e dei consumi, come propongono generosamente e un po’ candidamente i sostenitori della «decrescita», a cominciare da Serge Latouche55.

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