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By Ottiero Ottieri

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Alla fonte delle muse: Introduzione alla civiltà greca

Qual period il volto che i Greci davano alle Muse? Che cosa si intendeva in keeping with ispirazione poetica? Perché los angeles religione greca non aveva testi sacri? Che cos’era los angeles libertà in keeping with l. a. democrazia antica? E soprattutto che senso ha, oggi, parlare ancora della civiltà greca? Nella maggior parte degli Atenei italiani l’insegnamento di Civiltà greca affianca ormai l. a. cattedra di Letteratura greca, con l’intento di rendere più accessibile un settore del sapere l. a. cui conoscenza, almeno nelle sue linee portanti, è ritenuta imprescindibile nella formazione di un operatore culturale.

Esportare la libertà: il mito che ha fallito

Da sempre i governi e gli stati coprono con altisonanti dichiarazioni i motivi spesso cinici che stanno alla base delle guerre da loro scatenate. Secondo Luciano Canfora, il proposito americano di esportare los angeles libertà in Iraq è solo l'ultimo esempio di questo oliatissimo meccanismo propagandistico. Sparta combatté los angeles guerra del Peloponneso sostenendo di voler liberare i Greci dall'oppressione ateniese; le guerre napoleoniche determinarono los angeles trasformazione della Francia rivoluzionaria in impero bonapartista; i conflitti regionali della Guerra Fredda (Vietnam, Medio Oriente, Afghanistan), furono sempre inseriti nel contesto di una lotta in step with l'affermazione della democrazia nel mondo.

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Perché il programma è tutto. VIII. Signorina inglese, Elisabeth, dove sei? Quali figli tu hai? Hai figli? E tuo marito lavora sempre per il Governo? Abbiamo dimenticato dopo tante lettere fin i nostri indirizzi. Il tuo matrimonio ha tagliato come una cesoia il nostro filo sottile e forte e la nostra vicenda alterna. Mi inseguivi, fuggivo, ti inseguivo, fuggivi. Mi scegliesti tu sui gradini del Posta a Cortina d’Ampezzo luogo molto mondano dove i Bellini si alternavano alle chiacchiere, alle chiacchiere i Bellini.

Non volevi parlare d’amore, ma d’altro, d’altro, delle tue sorelle, mi mostravi fotografie d’un viaggio, ingannavi la mia curiosità sentimentale di te, che pure mi seducesti nel night-club una notte di capodanno interessandoti al di là della musica e della danza all’argomento di un mio libro come sempre di gestazione difficile, erto parto di giovane aedo, attratto da truci argomenti, da menti contorte, da torte dolceamare o amarissime di cui il pubblico diffidava e aveva paura, anche se un piccolo pubblico amava la mia autobiografica bava, la insanità fortemente e sinceramente sofferente (oh principio del dolore come sempre mi hai accompagnato l’esistenza da astemio e da etilista).

Ma non veniva a Milano. Anche le sue lettere si facevano sempre piú rade e vaghe. Finché scrisse. Sono governante da lord Canterbury. Ecco il mio nuovo indirizzo. Spero che il Lord voglia far visitare l’Italia e Milano al suo giovane figlio che deve essere addestrato alla vita. Le risposi che alla prima occasione avrei visitato Londinium città che non amavo ma dove lei stava imbucata a servizio, l’avrei tratta fuori dai meandri gelidi del Lord. Ma era accessibile a Londra dove mi recai a cercarla?

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